Seleziona una pagina

L’architetto dei sogni e l’arte di vivere.

Angelo Garini, il wedding planner piu’ famoso d’Italia,  inizia la sua carriera come architetto, una formazione indispensabile per lui che ama l’arte e tutte le forme del bello. Negli anni firma case da sogno in giro per il mondo, iniziando nel 2000 ad occuparsi anche di progettazione di grandi eventi privati, rendendo poi  magici i momenti più importanti della vita di tante persone, Vip compresi. Diventando poi un personaggio televisivo Amatissimo dal pubblico con la trasmissione `Wedding Planners`.  Angelo ci ha aperto le porte di casa sua , Villa Garini e Ca’ Bianchetti, location che mette a disposizione di quanti vogliono vivere il loro giorno da favola nella meravigliosa cornice del Lago Maggiore, con un accoglienza che solo chi sposa “l’arte del ricevere” può garantire. Un evento firmato Angelo Garini, non è solo forma, fiori e scena, ma è attenzione al dettaglio, accoglienza, bon ton,  classe e gusto per la tavola raffinata, perché tutto ciò fa parte del suo vivere quotidiano.

Chi meglio di lui potrebbe svelarci qualcosa di più sul magico mondo del matrimonio!?

Da cosa tra ispirazione per i suoi allestimenti?

Tutto ciò che ci circonda, può essere fonte di ispirazione. Il segreto sta nell’imparare a guardare con occhi diversi. Viviamo nel paese più bello del mondo, la cui ricchezza in termini storici artistici e paesaggistici è ineguagliabile. Per trovare ispirazione dunque, non basta che guardarsi intorno. Aggiungerei poi, quella che per me è una grandissima passione e cioè la lettura. Un altro canale importante per conoscere e quindi per trovare nuovi spunti.

Purtroppo, da sempre, noi italiani tendiamo a guardare all’estero con ammirazione e con l’intento di “copiare e importare” idee. Io sono profondamente contrario a tutto ciò.  Perchè far diventare una moda quella dei “flowers walls” o quella di composizioni che non hanno nulla di naturale, ma sono solo delle montagne di fiori compressi tra di loro ?

La nostra storia dell’arte ci insegna altro, la bellezza del nostro paese non necessità di essere coperta e, direi soffocata dai fiori e dagli allestimenti, deve solo essere messa in risalto nel migliore dei modi.

Qual è l’elemento  che non può mancare in un evento firmato Angelo Garini?

Proprio partendo dalla conscenza della storia dell’arte del ricevere, non può mancare mai una grande attenzione a quelle che sono le regole del galateo, ma non deve mancare neppure una costante ricerca per l’innovazione. L’insieme delle due cose, tradizione e creatività, rendono il matrimonio un evento indimenticabile, non solo per gli sposi, ma anche per i loro ospiti.

Una tavola estremamente raffinata, fiori composti con arte e scelti tra le proposte e i colori della stagione, musiche selezionate e diverse per ogni momento della giornata, una continua e precisa evoluzione dei diversi momenti che devono fluire naturalmente l’uno nell’altro… tutto questo è parte essenziale di ogni matrimonio che progetto e realizzo.

In genere si danno i consigli a chi sceglie un wedding planner per le proprie nozze. Ma perché non dare un consiglio a chi invece vuole fare tutto da se?

 Un tempo il matrimonio era una “questione di famiglia”, di cui si occupava solitamente la madre della sposa, a volte, ma piuttosto raramente, aiutata anche dalla mamma dello sposo.

Il consiglio che posso dare alle coppie che decidono di organizzare tutto da sè, è quello di non sottovalutare quale grande impegno possa rappresentare la realizzazione di un matrimonio. Quindi ritengo che avvalersi dell’aiuto di una o di entrambe le mamme, potrebbe essere un buon compromesso. Ovviamente, la o le madri in questione, dovranno agire come supporto e come elemento di coordinamento, mettendo da parte le proprie idee e le proprie preferenze, a favore di quelle degli sposi.

Lei. che per primo ha fatto esplodere in Italia questa professione, che consiglio darebbe alle innumerevoli figure che oggi ricoprono il ruolo di Wedding Planner?

 Devo dire la verità… sono davvero scoraggiato per la piega che sta prendendo questo ambito professionale, il numero degli aspiranti o praticanti wedding planner è in continua crescita e non accenna a diminuire.

Questo è dovuto principalmente al fatto che , dall’esterno, tutto sembra facile e possibile e dunque ci si avventura in un campo professionale sconosciuto e sottovalutato, guidati dall’opinione, sbagliata, che sia facile e bello organizzare feste.

Questo è sicuramente un bellissimo lavoro, ma comporta molto impegno, molta fatica e molto sacrificio, senza parlare della preparazione culturale, per me imprescindibile.

Da anni si discute dell’ottenimento del riconoscimento della categoria, ma il punto non è questo, il riconoscimento lo dà il mercato a questa come a molte altre professioni non facenti capo a registri o albi professionali. Invece assistiamo quotidianamente alla nascita di nuovi corsi professionali tenuti magari da ragazzini che hanno, a loro volta, seguito un corso e già si sentono in grado di insegnare e, peggio ancora, assistiamo al nascere di “situazioni” che promettono il riconoscimento professionale, senza averne minimamente i titoli.

Quindi ciò che consiglio io è, prima di tutto, di analizzare tutti i diversi aspetti di questa professione, non solo quelli più glamour, poi di seguire un percorso formativo, scegliendo corsi tenuti da professionisti che hanno alle spalle anni di esperienza, poi di essere sempre seri, corretti e trasparenti con i propri clienti.

Non solo architetto e organizzatore di eventi, la sua umiltà le  ha consentito di mettere la sua arte e il suo sapere alla portata di tutti. Cosa apprende chi partecipa ai suoi corsi di formazione?

 Le proposte formative che propongo sono molto diverse tra di loro, i percorsi istituzionali, sono svolti in partnership con l’Associazione Wedding Planner con cui, dopo qualche anno che ci hanno visto impegnati su fronti diversi, che non ci hanno lasciato tempo per lo sviluppo di progetti comuni, torno a collaborare. Poi ci sono i corsi dedicati a temi specifici e di cui sono un grande appassionato, come la storia della tavola e l’arte del ricevere, che si svolgono in edizioni speciali presso la mia villa sul Lago Maggiore, poi ci sono corsi specifici organizzati in collaborazione con location che vogliono proporre sul loro territorio esperienze formative a diretto contatto con gli scenari presso cui si svolgono gli eventi. Infine ci sono le Masterclass, come quella tenuta a Firenze lo scorso marzo, quella tenuta a Delhi nel mese di luglio e quello che terrò a Londra a fine ottobre.

Diciamo quindi che ognuno, può trovare uno spazio che più si avvicini alle sue aspettative. Ciò che compone il bagaglio culturale del wedding planner è un insieme molto vario di conoscenze e informazioni, è quindi necessario seguire più corsi e confrontarsi con professionisti seri nelle varie discipline. E’ ciò che propongo all’interno dei nostri moduli, dove oltre alla componente tecnica e culturale dò, sempre, grandissima importanza al rapporto umano.

I miei corsi, alla fine diventano delle vere e proprie experience che lasciano decisamente il segno e fanno nascere bellissimi rapporti e a volte grandi amicizie.